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Come vivere senza spendere soldi

Martedì, 11 Giugno 2013. Nelle categorie Primo Piano, Notizie

  Come vivere senza spendere soldi

Vivere senza dover spendere un euro? Una necessità per molti, ma una famiglia tedesca ci sta provando, e soprattutto riuscendo.

Rafael Fellmer e la sua famiglia vivono una vita molto frugale, ma comunque dignitosa.

Fellmer viene da una famiglia agiata, e la sua è stata una scelta di vita, ispirata da un viaggio in Messico qualche anno fa, quasi per caso: era stato invitato al matrimonio di un amico, poi ha deciso di rimanere qualche tempo in più, finché glie lo consentivano i pochi soldi che aveva in tasca. Viaggi in autostop, passaggi in barca in cambio di un aiuto all'equipaggio, alloggi "di fortuna" in scuole, stazioni dei pompieri o anche furgoni, e alla fine Rafael è rimasto oltre un anno in Sudamerica: l'esperienza gli ha fatto realizzare che una vita "a costo zero" è possibile. L'unica interruzione a questo stile di vita c'è stata quando sua moglie è rimasta incinta, ed hanno dovuto prendere un aereo per tornare in Germania, paese natale dell'uomo.Tornato a casa, ha trovato un appartamento dove il proprietario ha accettato di essere pagato in piccoli lavoretti (manutenzioni e simili). Molto spesso il cibo lo prende dalla spazzatura dei supermercati, che spesso buttano via prodotti ancora buoni perché si avvicina la data di scadenza (secondo i dati delle Nazioni Unite, in Europa e Nord America tra il 30% ed il 50% del cibo finisce nella spazzatura, un terzo di questo senza neppure che la confezione sia stata aperta). Tecnicamente, il suo sarebbe un furto, ma i supermercati non hanno obiezioni, anzi in alcuni casi i dipendenti hanno avuto istruzioni di separare meglio il cibo potenzialmente ancora buono dalla spazzatura vera e propria.Quello della vita senza moneta è un movimento in crescita e la chiave, spiegano altri che hanno fatto questa scelta di vita, è accontentarsi: del resto, sottolineano, non ha senso lamentarsi che si fa fatica ad arrivare a fine mese quando però magari si ha la pay-tv, due o tre telefonini, e altre spese di questo tipo. Fellmer stesso boccia anche le proteste contro il sistema finanziario: non ha senso secondo lui manifestare contro le banche, ma piuttosto se ad uno non sta bene il sistema, dovrebbe semplicemente starne il più possibile al di fuori. (notiziedelmondo)

Lingua, occhi e grasso animale: ecco cos’è il Kebab

Martedì, 11 Giugno 2013. Nelle categorie Moda, Primo Piano

Lingua, occhi e grasso animale: ecco cos’è il Kebab

Intestino, polmoni, cuore, lingua, occhi, scarti di macelleria, ossa, sale e grasso animale. Non, no è la ricetta della zuppa di una strega ma gli ingredienti della "carne" di un Doner Kebab.Una moda spopolata in tutta Europa, il kebab è diventato il fast food più diffuso, da Londra a Barcellona, Roma, Berlino, Parigi, milioni di persone lo mangiano ogni giorno, senza sapere che cos'è e quanto pericoloso è per la salute.Mahmut Aygun, emigrato in Germania dalla Turchia negli anni Settanta è stato uno dei primi fautori della diffusione di questo alimento nel nostro continente. Pare che, originariamente, nei paesi arabi dove è nato, il kebab fosse un piatto artigianale e rustico di carne, anche abbastanza fresco e nutriente, servito con verdure e salse speziate. Il Doner Kebab (ovvero la versione "da passeggio", diffusa dalla Germania in tutta Europa, ndr), invece, non ha niente di nutriente, né di buono, purtroppo.Quel sapore anche "non male" e a volte appetitoso, che chiunque abbia mangiato un kebab conosce, non è nient'altro il risultato della lavorazione della carne con quantità spropositate di grasso animale e spezie: questo è quello che inganna il palato.(Agoravox)

“San Pietro non aveva un conto in banca”e la Chiesa deve agire con “Gratuità e povertà”

Martedì, 11 Giugno 2013. Nelle categorie Primo Piano, Notizie

«San Pietro non aveva un conto in banca, e quando ha dovuto pagare le tasse il Signore lo ha mandato al mare a pescare un pesce e trovare la moneta dentro al pesce, per pagare». Lo ha detto papa Francesco nell'omelia della messa a Santa Marta, dedicata alla «povertà» e «gratuità» con cui deve agire la Chiesa

Se si vuol fare «una Chiesa ricca», allora «la Chiesa invecchia», «non ha vita» ha aggiunto Francesco nella messa a Santa Marta, esortando a un annuncio del Vangelo fatto con «semplicità» e «gratuità». «La Chiesa non è una ong», ha ribadito, «nasce dalla gratuità» di cui «la povertà è un segno».

La «povertà» che deve caratterizzare la Chiesa «ci salva dal diventare organizzatori, imprenditori», ha detto poi. «Si devono portare avanti le opere della Chiesa, e alcune sono un po' complesse; ma con cuore di povertà, non con cuore di investimento o di un imprenditore», ha aggiunto.(C.d.Sera)