Depressione da Avatar: molti spettatori del film soffrono di tristezza e angoscia

Venerdì, 23 Dicembre 2022. Nelle categorie Primo Piano, Eventi, Notizie

Depressione da Avatar: molti spettatori del film soffrono di tristezza e angoscia

La storia della post-Avatar depression venne segnalata già nel 2010

L’uscita di Avatar – The Way of Water non è solo uno degli appuntamenti cinematografici più attesi dell’anno: per alcuni fan rappresenta anche un importante momento di confronto con il passato e alcuni problemi sorti proprio dopo l’uscita del primo film di James Cameron. Tantissimi fan e spettatori hanno confessato infatti sui social network, blog e forum di aver sperimentato una sensazione di leggero malessere mista a insoddisfazione per il proprio stile di vita davanti al grande schermo, e non solo, alla fine delle pellicole.
La storia della post-Avatar depression venne segnalata già nel 2010 con il nome: PADS, Post-Avatar Depression Syndrome. Da un articolo della CNN: numerosi spettatori erano rimasti talmente abbagliati dalla bellezza di Pandora e dal suo eco-sistema così comunitario e spirituale, da aver faticato a staccarsi da quelle sensazioni e da quella esperienza immersiva.
Ma che cosa innesca questi sentimenti bui e contrastanti in un capolavoro del genere? A parere di molti non sarebbe solamente l’atto di colonizzazione del pianeta Pandora a turbare l’umore quando il sentirsi distaccati dal mondo naturale. La consapevolezza di aver perso e logorato quel legame che ci lega alla Natura e ai suoi elementi viene inevitabilmente a galla osservando la spiritualità dei Na’vi e la loro vicinanza al creato. A questo si sommano le preoccupazioni e le incertezze per il nostro futuro e per il futuro della nostra Terra. Tutto questo si tramuta così in insoddisfazione, paure, infelicità.
Vi è però una buona notizia: la PADS può essere “curata“. Come? Riscoprendo e rivivendo la natura, mettersi d’impegno per difenderla e condividere la propria esperienza, incoraggiando gli altri a fare lo stesso. In questo modo potremo non solo riscoprire il suo potere terapeutico, ma proteggerla in prima linea.
Diversi studi hanno dimostrato come alcune attività a contatto con il verde, il forest bathing ad esempio, siano in grado di combattere efficacemente ansia e stress.
Definirla depressione non è però corretto, in quanto questa sindrome non è paragonabile alla malattia di cui una persona può soffrire e non ha alcun riscontro nel mondo della medicina.