Erano schiave del sesso le 3 ragazze tenute segregate per 10 anni in una cantina: si cercano 5 feti

Mercoledì, 08 Maggio 2013. Nelle categorie Primo Piano, Notizie

(ANSA) La polizia di Cleveland sta cercando una quarta donna che potrebbe essere stata vittima di Ariel Castro. Ne ha parlato la ragazza più grande delle tre liberate l'altroieri, Michelle Knight. Secondo lei circa 10 anni fa, nella casa entrò un'altra donna che poi però sparì. C'è chi pensa fosse Ashley Summers, 14 anni, scomparsa nel 2007.

Tensione a Cleveland tra i vicini della casa degli orrori e la polizia locale, colpevole a loro dire di non aver mai preso sul serio le segnalazioni che nel corso degli anni sono arrivate dai residenti della strada.

In particolare, gli agenti sono accusati di non aver fatto fino in fondo il proprio dovere in due occasioni: la prima quando Elsie Cintron, che vive a tre isolati di Castro, comunicò anni fa che la figlia vide una ragazza totalmente nuda distesa nel giardino di casa sua. "Chiamai la centrale ma non presero la cosa sul serio", denuncia indignata.

Quindi, il secondo episodio, quando un altro vicino chiese l'intervento della Polizia dopo aver sentito battere forte sulla porta, nel novembre del 2011, un po' come accadde l'altro ieri, quando Amanda grazie a Charles riuscì a scappare. Anche quella volta, gli agenti si limitarono a suonare il campanello, a cui nessuno rispose. Quindi diedero un'occhiata superficiale all'esterno e andarono via.

Non era già abbastanza raccapricciante la vicenda delle tre donne rapite e tenute prigioniere per dieci anni in una casa-bunker a Cleveland, in Ohio, da tre fratelli portoricani. Ora la polizia cerca i resti di cinque feti.

Secondo gli investigatori le tre ragazze, Amanda Berry, Georgina DeJesus e Michele Knight, usate come "schiave del sesso" dal loro rapitore e probabilmente anche dai due fratelli di lui, sono state costrette ad abortire ben cinque volte: forse perché malnutrite o forse perché i loro rapitori le picchiavano così forte da indurle a perdere i bambini che portavano in grembo.

Secondo NewsChannel5, una delle ragazze avrebbe avuto almeno due o tre aborti per malnutrizione. L'unica bambina sopravvissuta è la figlia di Amanda, 6 anni liberata ieri con le tre donne.

Uno dei sequestratori, Ariel Castro, negli ultimi anni partecipò a molte iniziative benefiche per aiutare la ricerca di Gina DeJesus. L'uomo, amico di famiglia della giovane scomparsa all'età di appena 14 anni nel 2004, andò più volte in giro nella città con le foto della ragazza. Quindi suonò il suo basso in alcuni concerti allo scopo di raccogliere fondi. L'anno scorso, questo ex autista di scuolabus dall'aria bonaria, partecipò perfino a una veglia per ricordare la sparizione di Gina, arrivando personalmente a confortare la madre.

Inoltre Castro una settimana fu visto da un vicino mentre portava la bambina della Berry al parco. 'E' la figlia della mia ragazza' disse a Israel Lugo, che gli chiese di chi fosse la piccola.

10 mila dollari in omaggio a chi scaricherà la 50 miliardesima applicazione all’Apple Store

Martedì, 07 Maggio 2013. Nelle categorie Primo Piano, Notizie

"Non sarebbe mai successo, senza di voi. Per questo vogliamo dire grazie", con queste parole la Apple ringraziare il suo pubblico numerosissimo e in occasione di questo evento a dir poco storico comunica che colui che scaricherà l'applicazione n° 50 miliardi verrà fatto un omaggio molto gradito: una carta di credito del valore di 10 mila dollari. Oltre alla carta regalo di 10 mila dollari, chi scaricherà una tra le 50 applicazioni successive al download 'storico' potrà vincere una carta regalo da 500 dollari.

A 9 anni guida una Ferrari F430: arrestato il padre

Martedì, 30 Aprile 2013. Nelle categorie Primo Piano, Notizie

in India un bambino di solo nove anni ha potuto realizzare il suo sogno: guidare una Ferrari F430 purtroppo il padre ha pagato a caro prezzo la felicità del figlio! Un uomo d'affari indiano ha lasciato il figlio, di nove anni, guidare la sua splendida Ferrari rossa e per di più nella macchina, al lato del passeggero, c'era il fratello del ragazzo, un bambino di solo cinque anni. Dopo aver postato il video su You tube, è stato arrestato.

A Tokyo il “Festival del bambino che piange”

Martedì, 30 Aprile 2013. Nelle categorie Primo Piano, Notizie

Un festival alquanto curioso ha luogo in Giappone in un tempio buddista di Tokyo. All'interno del tempio, si svolgono le tradizionali gare si sumo e tra le braccia dei lottatori vengono messi bambini che hanno meno di un anno. Il nome del festival è "Festa del bambino che piange". A vincere infatti è il bimbo che per primo piange e secondo le tradizioni del posto sta a significare che godrà di buona salute. E pensare che di solito i genitori sperano che il proprio bambino non pianga mai!