Chris Cornell, quel gesto estremo che non si spiega

Venerdì, 19 Maggio 2017. Nelle categorie Cronaca, Primo Piano, Musica, Notizie

Chris Cornell, quel gesto estremo che non si spiega

Il cantante è morto a 52 anni

La sua è stata una morte che nessuno si aspettava, a pochissimi istanti dal ritrovamento del suo corpo, si era affrettato a dire il suo agente Brian Bumbery. Per ore non era trapelato nulla sulle circostanze della scomparsa di Chris Cornell, icona del grunge, leader dei Soundgarden, trovato morto a Detroit nel bagno dell’albergo dove soggiornava dopo aver appena terminato di suonare al Fox Theatre con la sua band riformata nel 2010 dopo il successo planetario degli anni ‘90. Soltanto in serata il medico legale ha sciolto ogni dubbio rivelando che il rocker si è tolto la vita impiccandosi. Poche ore prima la moglie dell’artista, Vicky Karayiannis preoccupata perché non riusciva a parlarci, aveva allertato un amico comune: è stato quest’ultimo a trovare Chris ancora vivo nel bagno dell’albergo: ma per lui i soccorsi sono stati inutili. Vicky e Chris erano una coppia solida: sposati da 13 anni e genitori di due bambini, un maschio e una femmina, di 12 e 11 anni. Si erano conosciuti a Parigi e sposati dopo pochi mesi. Per lei, che ha origine greche, Chris si era avvicinato al cristianesimo ortodosso e sempre insieme a lei aveva messo su la Chris & Vicky Cornell Foundation, una fondazione che si occupava di disagio minorile. Chris Cornell si è tolto la vita a poche ore dal suo ultimo concerto: un live intenso a Detroit con la sua band di sempre i Soundgarden. Band nata nel 1984 che ha di fatto scritto la storia del grunge, quel rock ruvido e primordiale nato a Seattle che ha conquistato il mondo grazie a lui, ai Nirvana, ai Pearl Jam.