Vip spogliate con l'intelligenza artificiale: tra le vittime Francesca Barra

Giovedì, 30 Ottobre 2025. Nelle categorie Cronaca, Primo Piano, Notizie

Vip spogliate con l'intelligenza artificiale: tra le vittime Francesca Barra

La polizia postale avvierà accertamenti sulla natura dei contenuti pubblicati sul sito sessista

Dopo il gruppo “Mia Moglie” e la piattaforma “Phica.ue” spunta un altro sito sessista. Si chiama “Social Media Girls” con più di 7 milioni e mezzo di iscritti. La Polizia postale sta avviando accertamenti sulla natura dei contenuti pubblicati. L’ultimo sito sessista scoperto in rete utilizzerebbe l’intelligenza artificiale per creare immagini pornografiche. A denunciare sui social l’esistenza della piattaforma è stata la giornalista e scrittrice Francesca Barra, raccontando di aver scoperto su un sito per adulti immagini che la ritraevano nuda generate con l’intelligenza artificiale.
Sul portale c’è anche un’apposita categoria “Ai undress anybody” e una sezione “Italian nude vips”: tra le vittime Chiara Ferragni, Benedetta Parodi.

Francesca Barra racconta in un'intervista la sua esperienza dopo aver scoperto le immagini false e pornografiche, realizzate con l’AI, che la ritraggono nuda.

"Io mi sono sentita violata, ho proprio sentito che anche se ero consapevole che quel corpo non fosse il mio, non importa e non è neanche una questione di nudo, ma un abuso che qualcuno ha pensato di poter fare, di trattarti come un oggetto", spiega.
La giornalista descrive il suo stato d’animo dopo la scoperta: "Mi ha paralizzata perché mi ha fatto sentire vulnerabile, in pericolo, poi mi ha fatto scattare la rabbia perché io non voglio essere violata due volte". Barra spiega di aver scelto di parlare per dare voce "a chi probabilmente non ha la mia presenza mediatica, a chi ha paura e a tutte le ragazzine".

"Mi hanno scritto tante mamme le cui figlie, anche minorenni, subiscono la stessa violenza su Telegram, ma non denunciano perché hanno paura di essere giudicate", racconta ancora, "e quindi voce come la mia servono per far capire che no, non è colpa tua. Noi non ci dobbiamo vergognare di nulla, chi si deve vergognare è chi commette quei reati".

Barra spiega come ha scoperto l’abuso: "Io l’ho scoperto perché un uomo mi ha scritto in privato e l’unica faccenda positiva di tutta questa storia dolorosa è che sia stato proprio un uomo a prendere coscienza del fatto che ci fosse un confine. Mi ha mandato lo screenshot e mi ha fatto capire che l’assenza di consenso per lui era effettivamente un reato".