Vivid Meisen, il fascino del kimono moderno

Mercoledì, 27 Aprile 2016. Nelle categorie Moda, Primo Piano, Eventi, Notizie

Vivid Meisen, il fascino del kimono moderno

Colorati e arditi i costumi che rappresentano la società Giapponese

Giappone anni 20: nasce il kimono prêt-à-porter, di fattura meisen tinto in filo, che fa bella mostra di sé nelle vetrine dei grandi magazzini, per la donna moderna, che non ha paura di osare indossando colori e motivi dirompenti, in auge fino agli anni Cinquanta e oggi oggetto di rinnovato interesse. La mostra VIVID MEISEN (a Roma all'Istituto Giapponese di Cultura 22 aprile – 4 giugno 2016) , tra gli eventi celebrativi del 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, intende presentare i kimono più colorati e arditi, attraverso uno stile – raffinatosi in anni di repentini cambiamenti sociali – figlio della vitalità e del vigore del Giappone popolare.

La mostra presenta kimono rappresentativi di epoche e aree del distretto tessile del Giappone centrosettentrionale, per l’esattezza di Ashikaga, Chichibu e Isesaki, divisi nelle sezioni tematiche: fiori, arti grafiche, motivi tradizionali, fauna, motivi di macchine e macchinari, poster bellezze d’epoca. I tessuti meisen riscuotono sempre maggiore interesse da parte delle platee nazionali, europee ed americane grazie a colori vivaci, design e tecniche audaci.

Il kimono meisen è nato con la modernizzazione del Giappone. Sebbene fin dall’antichità la seta fosse prodotta in molte località del Giappone, è a partire dal 1854, anno di apertura delle relazioni diplomatiche con l’estero, che la produzione registra un impulso decisivo. La seta grezza diviene il principale bene di esportazione verso l'Europa e gli Stati Uniti. La grande quantità di bozzoli prodotti era inversamente proporzionale alla qualità, spesso inferiore o fuori standard; perciò, la merce non esportabile viene utilizzata dai sericoltori in tessuti ad uso familiare. Inizia così la storia del kimono meisen. In parallelo all' incremento dell’export della seta grezza, la vita dei giapponesi subisce un repentino e variegato stravolgimento a seguito dell’introduzione di novità di provenienza occidentale come cinema e caffetterie, balli e moda.

Al cambio dello  stile di vita corrispondono motivi e colori dei kimono nuovi, frutto dell'influenza dell'arte europea d'avanguardia; il design originale del kimono meisen può essere interpretato come la risposta tessile alle correnti artistiche dell’epoca, ovvero impressionismo, cubismo, fauve e futurismo italiano. Con tale impianto culturale, il panno di seta economico con motivi dirompenti, inizia ad essere prodotto in quantità nella pianura del Kanto, alias Tokyo e vicinanze, in particolare a Hachioji, Ome, Chichibu, Isesaki, Kiryu, Ashikaga e Sano, dove le novità della moda arrivano rapidamente e la distribuzione di nuovi prodotti è frequente. Nello stesso momento, l'educazione scolastica femminile conosce più ampia diffusione, nasce la figura sociale della donna lavoratrice. Nella prima metà del Novecento il kimono meisen riscuote un enorme successo in tutto il Giappone.

Il meisen, abito dal design moderno a un prezzo abbordabile, incarna un’idea popolare di estetica attiva e vigorosa. La mostra VIVID MEISEN intende presentare la briosa società giapponese dell'epoca, attraverso gli splendidi colori dei kimono.(Fonte Ansa)